I prati stabili rappresentano un ecosistema agricolo tradizionale di grande valore ecologico, caratterizzato da una gestione sostenibile basata su sfalci stagionali e pascolo controllato. Al contrario dei sistemi agricoli intensivi, questo tipo di ambiente favorisce la biodiversità, fornendo un habitat ideale per numerose specie vegetali e animali e contribuendo alla qualità del suolo. In questo contesto, il presente studio ha analizzato la biodiversità nei prati stabili, con particolare attenzione alla variazione delle specie floristiche durante i quattro tagli stagionali. Sono stati raccolti dati dettagliati in parcelle di 1 m², monitorando la composizione delle specie e i cambiamenti nella ricchezza floristica. Parallelamente, sono stati effettuati campionamenti per valutare la qualità biologica del suolo (QBS) e la biodiversità degli anellidi, con l’obiettivo di esplorare la correlazione tra diversità vegetale e salute del suolo. I risultati evidenziano una maggiore biodiversità nel primo taglio, seguita da un progressivo calo nei successivi, probabilmente legato alla competizione tra le specie e all’esaurimento delle risorse. Rispetto ai seminativi, i prati stabili dimostrano una capacità superiore di sostenere una ricca diversità vegetale e animale, contribuendo alla resilienza degli ecosistemi agricoli e alla mitigazione degli impatti ambientali.