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Il Progetto Biostabile

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Stefano Pezzini - Presidente Latteria San Pietro
Il progetto Biostabile nasce qualche anno fa da dopo un percorso di consapevolezza di un territorio diverso e di un territorio da valorizzare. Attorno a questo abbiamo coinvolto le università alle quali abbiamo dato dei compiti che sono quelli di analizzare la parte economica del nostro sistema territoriale, la parte che riguarda la governance, e poi, quella che è la cosa più importante, capire effettivamente cosa sono i Prati Stabili. Cosa c'è in un campo e come all'interno di questo campo si riesce davvero a trattenere l'azoto e a trattenere quella che è la cosa più importante che oggi il consumatore vuole sapere, che esista la biodiversità.
Stefano Corsi - Professore Università degli Studi di Milano
Il progetto Biostabile ha analizzato le filiere agroalimentari del territorio, con particolare riferimento alla filiera del Grana Padano, ma anche a tutte le altre filiere che stanno contribuendo alla valorizzazione di prodotti di grande pregio.
Per questo territorio, contemporaneamente, sono stati valutati anche tutti gli aspetti più ampi che riguardano la valorizzazione e la tutela dell'ambiente della sostenibilità e dell'attrattività di questo territorio, che ha sicuramente degli aspetti molto importanti. Per questo motivo abbiamo cercato con gli stakeholder del territorio di capire quali sono gli elementi di valorizzazione, quali sono gli elementi di tutela e quali le strategie che possono essere messe in campo per dare una maggiore capacità di attrattività di potenziamento ma anche di tutela di questo territorio.

Carlo Peraboni - Ricercatore Politecnico di Milano
Diciamo che in questi 18 mesi abbiamo lavorato per cercare di capire di che cosa è composto il territorio quali sono gli elementi che assumono un valore particolare nel tema proprio della produzione legata ai Prati Stabili.
La parola chiave che abbiamo scelto è proprio quella di paesaggio perché attraverso lo studio del paesaggio abbiamo capito quali sono le relazioni tra l'attività antropica per cui il lavoro dell'uomo e i valori della natura, che questo territorio esprime.
Secondo tema su cui abbiamo lavorato è proprio quello di cercare di capire dove il territorio diventa supporto alle attività produttive e in che modo noi possiamo conservare questi valori e farli diventare un valore aggiunto che il territorio può in qualche modo utilizzare.

Alessia Perego Professoressa Università degli Studi di Milano
Durante il progetto abbiamo avuto modo di mettere a confronto i Prati Stabili con dei campi coltivati con altre colture a ciclo annuale come ad esempio il mais o altre colture da sfalcio manuali come come loietto Italico e abbiamo notato, effettivamente, che i Prati hanno una fertilità del suolo molto più accentuata. Quindi una sostanza organica più stabile quindi che può nel sistema essere più resiliente rispetto a dinamiche di pioggia altalenanti.
Quindi eccesso idrico o viceversa siccità e sono suoli che sono più ricchi di specie botaniche e di lombrichi e di artropodi cioè di piccoli insetti che all'interno del suolo svolgono un'azione fondamentale che è quella di stabilizzare la sostanza organica quindi in generale sono sono sistemi curali assolutamente ehm capaci di mantenere l'ecosistema ad uno stato ideale per essere resiliente e rispondere adeguatamente a eventi climatici estremi.

Simona Rotondo - Responsabile Qualità Latteria San Pietro
Biostabile è un progetto che vede protagonisti i Prati Stabili, un progetto durato 2 anni che ha visto lavorare duramente le università in simbiosi fra di loro da un punto di vista multidisciplinare e che ha riconfermato per l'ennesima volta il valore del nostro territorio.
Un progetto durato 2 anni grazie al contributo di Regione Lombardia, che ci ha permesso di valorizzare il territorio dei Prati Stabili della Valle del Mincio.