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Studio sulla Qualità del Suolo e la Biodiversità dei Prati Stabili nella Valle del Mincio

Campionamenti del suolo effettuati nei campi delle aziende di Azzoni Paolo e La nuova Colombara. A sinistra il campione per lCampionamenti del suolo effettuati nei campi delle aziende di Azzoni Paolo e La nuova Colombara. A sinistra il campione per l'analisi della diversità degli anellidi, a destra i campioni per l'analisi delle caratteristiche fisiche e chimiche del suolo.
I prati stabili della Valle del Mincio rappresentano un ecosistema agricolo tradizionale di inestimabile valore ecologico, paesaggistico e culturale. Questi prati permanenti, mantenuti attraverso pratiche sostenibili di falciatura e pascolo, ospitano una ricca biodiversità che include numerose specie vegetali e animali. Essi migliorano la qualità del suolo, prevengono l'erosione e contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici fungendo da serbatoi di carbonio.

Nel 2023, il Dipartimento di Scienze Agricole e Ambientali dell'Università di Milano ha avviato una campagna di campionamento nei campi di due aziende affiliate alla Latteria San Pietro: La Nuova Colombara e la Società Agricola A. e D. di Azzoni Paolo e C. L'obiettivo di questo studio è analizzare la qualità del suolo rispetto a campi gestiti con pratiche agricole differenti e la ricchezza delle specie floristiche dei prati stabili.

Nel mese di febbraio e aprile 2024, sono stati prelevati campioni di suolo a diverse profondità in vari campi delle due aziende. Questa attività ha avuto l’obiettivo di porre a confronto le caratteristiche fisiche e la qualità del suolo tra prato stabile ed erbai (e.g., loietto, frumento e avena), caratterizzati da una gestione agronomica differente. Infatti, gli erbai, aventi tipicamente un ciclo colturale di durata inferiore a 12 mesi, sono caratterizzati da un disturbo al suolo più intenso e frequente rispetto alla gestione del prato stabile dovuto alla lavorazione del suolo.
 
Campionamenti per la ricchezza delle specie floristiche nei prati stabili. Nei campi analizzati è stato un rilevato numero di specie prative, a differenza delle aree gestite con monoculture, che presentano una minore diversità e resilienza.Campionamenti per la ricchezza delle specie floristiche nei prati stabili. Nei campi analizzati è stato un rilevato numero di specie prative, a differenza delle aree gestite con monoculture, che presentano una minore diversità e resilienza.
Sono stati effettuati tre tipi di campionamento del suolo: misurazione della densità apparente, utilizzando una trivella con un volume specifico; prelievo di campioni profondi a 30 e 60 cm con una trivella manuale; e analisi della qualità biologica del suolo (QBS) e della diversità degli anellidi, con campioni di 10 cm³ e 20 cm³ rispettivamente. I campioni sono al momento in fase di elaborazione presso uno studio di analisi e verranno pubblicati al termine del progetto.

La qualità del suolo dei prati stabili è di fondamentale importanza per diversi motivi ecologici e agronomici. Un suolo di alta qualità in questi ecosistemi agricoli tradizionali è ricco di nutrienti, ha una struttura fisica stabile e un'elevata capacità di ritenzione idrica, favorendo la crescita di una varietà di specie vegetali e sostenendo una ricca biodiversità. La presenza di una complessa rete di organismi del suolo, come anellidi e microrganismi, contribuisce alla decomposizione della materia organica e al riciclo dei nutrienti, migliorando ulteriormente la fertilità del suolo. Inoltre, i grazie ai suoli di alta qualità svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione dell'erosione, nella regolazione del ciclo dell'acqua e nella mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso il sequestro del carbonio. Questi campioni forniranno un quadro generale sulla ricchezza all'interno del suolo, essenziale per preservare i servizi ecosistemici che essi forniscono e garantire una produzione agricola sostenibile e resiliente.

Una seconda parte dello studio riguarda i campionamenti delle essenze vegetali presenti. Nei medesimi campi in cui sono stati fatti i campionamenti del suolo, è stato effettuato uno studio sulla biodiversità che mostrerà la ricchezza delle specie presenti nei prati stabili delle due aziende, caratterizzate da suoli e gestioni differenti. Per ogni campo sono state studiate le specie presenti su una parte della superficie del campo prima che fosse sfalciato. Durante la stagione, vengono di norma effettuati dai cinque ai sei sfalci. Il primo sfalcio è stato effettuato a giugno, con un mese di ritardo rispetto al tradizionale maggengo, a causa delle elevate precipitazioni nel mese di maggio. Il secondo taglio è stato fatto ad inizio luglio, e i tagli successivi seguiranno all'incirca ogni 40 giorni. Il nostro studio mostrerà innanzitutto la ricchezza delle specie vegetali e, successivamente, anche il cambiamento delle specie prative durante l'anno e dopo ogni sfalcio.
I risultati preliminari mostrano una maggiore ricchezza di specie nel primo taglio rispetto al secondo, con il riconoscimento di 33 specie nel primo taglio contro 19 nel secondo. Tra le specie più frequenti, si osservano graminacee come loietto (Lolium perenne), loiessa (Lolium multiflorum), avena selvatica (Avena barbata) e coda di topo (Alopecurus myosuroides), leguminose come diversi tipi di trifoglio (Trifolium repens, Trifolium pratense) e veccia (Vicia sativa), oltre a piante di altre famiglie come Geraniacee, Rosacee e Ranuncolacee. La differenza tra il primo e il secondo taglio evidenzia una variazione significativa nella composizione delle specie floristiche, suggerendo un cambiamento dinamico influenzato da vari fattori ecologici e agronomici. Al termine della stagione, dopo aver incluso tutti i campionamenti nell’analisi, avremo un quadro più specifico dei cambiamenti delle specie durante l'anno, ed insieme ai risultati della qualità del suolo, potranno fornire indicazioni sulle dinamiche e le competizioni tra le specie floristiche, contribuendo a una migliore comprensione degli ecosistemi dei prati stabili e alla promozione di pratiche agricole sostenibili.

Questo progetto ambizioso e dettagliato fornirà importanti informazioni per preservare e valorizzare i prati stabili della Valle del Mincio, promuovendo pratiche agricole sostenibili e la conservazione della biodiversità.

PSR 2014-2020 Operazione 16.2.01 - Progetto "BIOSTABILE" - CUP: E27F22000030009

<center>PSR 2014-2020 Operazione 16.2.01 - Progetto "BIOSTABILE" - CUP: E27F22000030009</center>